WHITEFOREST    MAINE COON

 dal 1995

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LE  DIMENSIONI  di  UN  ALLEVAMENTO  di  GATTI

 

Possiamo distinguere tre tipi di allevamenti di gatti : l'allevamento mini, l'allevamento medio e l'allevamento maxi.

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L'ALLEVAMENTO MINI è costituito da un numero molto ridotto di gatti, uno, due, tre o quattro al massimo. In genere sono solo fattrici, che si servono di monte esterne oppure alcune fattrici e uno stallone.

Con questo tipo di allevamento non è possibile fare selezione, perché il numero di gatti è troppo esiguo.

I gatti vengono tenuti in casa, sono ben socializzati, le spese sono molto contenute e paradossalmente questo è l'unico tipo di allevamento felino che può produrre reddito.

A patto però che si rinunci a frequentare le esposizioni feline, che i gatti siano sanissimi, che le spese pubblicitarie siano molto contenute, che i gatti  non facciano troppi disastri in casa, che i cuccioli nascano, siano sani, belli, simpatici, affettuosi, conformi allo standard, del colore che piace in quel momento e si riescano a vendere.

Se si dà questa felice combinazione di eventi, il bilancio di un allevamento di questo tipo può essere positivo, ovviamente a compenso del periodo negativo, quando si è fatto l'acquisto dei riproduttori da cuccioli e si è dovuto attendere che crescessero.

Se invece qualcosa va storto, ad esempio il maschio schizza dappertutto, tanto che per riuscire a sopravvivere si è costretti a sterilizzarlo, allora il bilancio diventa subito negativo e chi si era improvvisato allevatore, sperando di trarne qualche guadagno, lascia perdere molto deluso.

Ecco perché si assiste ad un continuo sorgere e tramontare di questi piccoli allevamenti.

Ma torniamo al caso felice in cui tutto vada per il meglio. Purtroppo questa situazione non dura a lungo, perché i riproduttori si invecchiano (potrebbero anche ammalarsi, ma vogliamo scartare questa ipotesi). E che farne di uno stallone che non monta più o di una fattrice che non va più in calore ? Se si trattasse di una gallina che non fa più le uova, potremmo usarla per fare il classico buon brodo. Ma il gatto è un animale da affezione, a lui siamo affezionati, lui di rimando è affezionato a noi e alla sua casa e ... ci tocca di tenercelo. Dovremo così acquistare un nuovo cucciolino e ... piano piano il numero delle bocche da sfamare aumenta. Ed ecco che il bilancio man mano si sposta inesorabilmente verso il negativo.

Perciò si consiglia caldamente a chi si accinge ad impiantare un allevamento felino di controllare, prima,  che ci siano  delle entrate (stipendio, pensione ad es. ) tali da poter mantenere i mici, altrimenti è ben triste la situazione di chi è affezionato ai suoi micini e non ha di che sfamarli.

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L'ALLEVAMENTO  MEDIO in genere è l'evoluzione del mini e vi approdano coloro che hanno deciso di allevare gatti non per trarne guadagni, ma per divertirsi a fare selezione.

M a di tanto in tanto vi approdano anche degli incauti neo allevatori, che vogliono già partire alla grande, pensando di trarne subito guadagni favolosi. Questi spesso cercano di procurarsi gatti già adulti, per accelerare i tempi, sono pieni di entusiasmo, si impegnano molto, ma, andando incontro contemporaneamente a molti dei problemi di un allevamento, spesso ne rimangono travolti.

Un allevamento medio viene ancora condotto in casa, ma di solito ad un certo punto si trasloca in una casa più adatta. Quasi tutti gli allevatori medi prima o poi fanno un trasloco.

Qui abbiamo un certo numero di fattrici, si può arrivare anche ad una quindicina, però di queste solo alcune producono sul serio, le altre per un motivo o per l'altro combinano poco o niente.

Gli stalloni sono almeno due, uno principale e la riserva, ma possono anche essere tre o quattro, per evitare gli accoppiamenti consanguinei. Comunque in genere uno fa il lavoro grosso e gli altri sono di contorno.

Oltre ai riproduttori attivi abbiamo poi : i soggetti anziani, per cui non si è trovata una sistemazione adeguata, i soggetti malati, che si cerca di curare per poi regalare a qualcuno, le fattrici che non fanno, gli stalloni che non montano, le fattrici e gli stalloni che non producono prole adeguata, i soggetti che non si sono ancora venduti, le giovani promesse in osservazione e via dicendo.

E' chiaro che mantenere tutti questi soggetti costa e le spese vanno dal cibo alla sabbia per le lettiere, agli adeguamenti dei locali, alle bollette dell'acqua, all'acquisto di attrezzature e via dicendo.

Il bilancio di questo tipo di allevamento si è fortunati quando non è negativo, ma la soddisfazione di riuscire a produrre dei bei soggetti non ha prezzo !

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L'ALLEVAMENTO  MAXI è quello di cui si legge nei manuali e nei regolamenti provinciali. E' attuato in appositi gattili esterni alla casa forniti di adeguate camerette, sala di tolettatura, infermeria. Vi sono impegnati molti riproduttori, si producono molti cuccioli. Vi lavora personale apposito e il tutto è organizzato come un vero e proprio allevamento di animali da reddito (produzione di carne , latte, uova).

Questo tipo di allevamento felino esiste solo nella fantasia. Innanzitutto perché un animale da compagnia deve essere allevato in casa e in secondo luogo perché la richiesta di micini non è  elevata e perché produrre tanti e tanti cuccioli, se poi non si possono né vendere, né mangiare e spesso neppure regalare ?

In conclusione chi favoleggia di questi maxi allevamenti fa la figura di un bell'ingenuo o, per restare in tema di animali, di un pollo.

Potremmo anche tentare di fare un rapido calcolo, con percentuali buttate là un po' alla buona.

Su un centinaio di famiglie supponiamo che  50 vorranno avere un gatto, mentre le altre 50 preferiranno un altro animaletto oppure non vorranno tenere nessun animale.

Delle 50 famiglie gattofile 25 prenderanno un trovatello e le altre 25 acquisteranno un gattino di razza.

E mettiamo che un gatto campi mediamente una decina di anni.

Ne concluderemo che in dieci anni 100 famiglie compreranno 25 gattini.

E supponiamo che una famiglia consumi un pollo alla settimana. Considerando 50 settimane in un anno, per 100 famiglie per 10 anni, arriveremo a 50.000 polli.

Riferendo tutto ad un anno, concluderemo che in un anno 100 famiglie mangeranno 5.000 polli e compreranno due gattini e mezzo.

E' chiaro che un allevamento che produca in un anno due gattini e mezzo non sarà strutturato come uno che produca 5.000 polli !

In questo calcolo le percentuali sono solo ipotetiche e del tutto contestabili, tuttavia l'ordine di grandezza è quello.

 
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