A volte
qualcuno chiede con aria sospettosa :
" Ma questi
cuccioli sono proprio nati qui ? Si possono vedere i
genitori ? "
E' chiaro che teme
di essere incappato in uno di quegli " allevatori
disonesti " , che spacciano per loro prodotti quei "
poveri cucciolini malati strappati troppo presto
alla madre ".
E perciò vogliamo
fare un po' di chiarezza su questo punto.
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Innanzitutto
vengono importati per lo più dei cagnolini, perché i
gattini in tenera età sopportano meno bene lo stress
del lungo viaggio.
Sono cuccioli, che
vengono dati a prezzi bassissimi, per cui un
allevatore italiano non riesce proprio a reggere la
concorrenza.
E allora si
pongono alcuni quesiti. Come difendersi ? E come mai
hanno un prezzo tanto basso ? E questi cuccioli sono
davvero tutti di scarsa qualità ? A un allevatore in
Italia conviene vendere questi cuccioli anziché i
propri ?
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Come difendersi
? Da una parte la guardia di finanza esegue
molti controlli, dall'altra gli allevatori
raccomandano agli acquirenti di non cascare nella
trappola, perché si tratta di " cuccioli tutti
malati e di pessima qualità".
Come mai hanno
un prezzo tanto basso ? Un cucciolo, fin che
prende il latte materno, costa poco all'allevatore.
Mentre invece il periodo dello svezzamento e della
crescita, in attesa che si sviluppi per bene il
sistema immunitario, richiede molte spese. Perché a
quell'età il cucciolo è vorace, perché va tenuto
bene, lontano dai pericoli e dalle possibili fonti
di infezione, deve subire vari trattamenti, se si
ammala va curato.
Anche garantire la
purezza della razza ha i suoi costi. Altro è tenere
qualche gatto in cortile, lasciare che sporchi
fuori, che si mangi anche dei topolini, che si
accoppi con chi gli pare, che magari rischi di
infettarsi con gatti estranei. Altro è condurre un
allevamento isolato. In questo caso è possibile
garantire che i gatti non vadano sotto le macchine o
si perdano, che non contraggano le tanto temute FIV
e FeLV ( purtroppo abbastanza diffuse fra i gatti di
strada), che si accoppino col partner giusto e non
con uno casuale, che non si mangino topi infetti. Ma
questo richiede molto lavoro e molte spese. Perché
bisogna avere dei locali adatti e i locali hanno il
loro costo, e poi richiedono un costante lavoro di
pulizia e manutenzione. E la sabbia e il cibo di
ottima qualità e i cuscini e i tappeti e gli alberi
da gatti e... e... e... Non si finisce mai.
Anche lavorare con
linee selezionate ha un costo non certo
trascurabile, perché si tratta di provare e
riprovare. Mettiamo che ad esempio da un certo
accoppiamento siano saltati fuori dei cuccioli con
delle malformazioni. Potrebbe dipendere dal padre o
dalla madre o da quel particolare tipo di
accoppiamento o semplicemente da fattori ambientali.
E questi
cuccioli sono davvero tutti di scarsa qualità ?
Non è detto. In mezzo ci sarà un po' di tutto. Pochi
trattamenti, poca selezione, nel cucciolo così
piccolo non si riesce a capire neppure, se sia
proprio di razza oppure no. O magari
può anche trattarsi degli " scarti " di un buon
allevamento. Cioè cuccioli che hanno qualche difetto
oppure anche semplicemente cuccioli ottimi, ma che
non si riescono a vendere. Certo la troppo tenera
età e il lungo viaggio stretti insieme a tanti altri
cucciolini sicuramente li mettono a rischio di
ammalarsi. Un trattamento con gammaglobuline
rinforza le difese immunitarie per un po', giusto il
tempo di essere venduti, ma poi le magagne, se
c'erano, saltano fuori.
Tuttavia
attenzione, non bisogna fare di ogni erba un fascio.
Anche nei paesi dell'Est europeo ci sono degli
ottimi allevamenti, che allevano con tutti i
carismi, che vendono i cuccioli al giusto prezzo,
all'età adatta e, almeno per quanto riguarda i Maine
Coon, hanno un'ottima reputazione a livello
internazionale.
A un allevatore
in Italia conviene vendere questi cuccioli anziché i
propri ?
Uno dei tanti
problemi di un allevamento è la vendita dei
cuccioli. Un gattino di razza non è un genere di
prima necessità; ragione per cui si fa una
cucciolata e poi si spera di trovare per ciascuno di
loro una buona sistemazione. A volte gli allevatori
devono somministrare alle gatte la pillola
anticoncezionale, per limitare le nascite. E allora
perché comperare altri gattini ? Alla fin dei conti
il cucciolo che ci nasce in casa inizialmente non ci
costa niente, mentre quello acquistato
dall'importatore avrà sì un prezzo basso, ma non
nullo.
Mettiamo di
poterlo pagare 350 euro e riuscire a rivenderlo a
700 euro. Se ne compero due e uno mi muore o è
malato o non si vende, ecco che il lauto guadagno è
già sfumato. Il gattino non è che oggi lo compero e
domani lo vendo. Un po' di tempo dovrà pure sostare
nell'allevamento e, se è malato, magari mi porta
dentro qualche brutta malattia. E allora dovrò avere
qualche altro locale a disposizione e, nel passare
da un reparto all'altro, dovrò adottare le
necessarie misure di disinfezione (mani, abiti,
scarpe, attrezzature varie). Se poi oltre ad essere
semplicemente portatori di infezioni, questi
cuccioli si ammalano, le spese ovviamente aumentano.
Altro che guadagno !
E inoltre 'sto
cucciolino di chi sarà figlio ? Ma ! Sarà proprio un
Maine Coon ? Vale la pena che un allevatore che da
tanti anni si impegna nella selezione della razza
spacci per suoi dei mici di incerta origine, che
magari da piccoli sono graziosi, ma da adulti chissà
cosa sono ?
Altro che furbone
! Un allevatore che si comporti così dovrebbe essere
proprio un bell'ingenuo !
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Una certa
convenienza potrebbe averla solo un allevamento
improvvisato e fasullo. Cioè un allevamento privo di
riproduttori, che quindi non corrono il rischio di
infettarsi. O che magari tiene in casa un maschio e
una femmina castrati, tanto per poter scrivere
sull'annuncio " genitori visibili " . E che non teme
di dover buttare all'aria tutto il lavoro di
selezione fatto in tanti anni o di perdere il buon
nome dell'allevamento.
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Ma allora
dove vanno a finire i cuccioli importati
dall'Est europeo ? Ripetiamo che per lo più si
tratta di cagnolini. E vanno a finire nei negozi. La
maggior parte delle associazioni che rilasciano i pedigrees
infatti vieta nel modo più assoluto agli
allevatori di cedere i loro piccoli ai negozi.
Infatti è importante che l'allevatore sappia dove va
a finire il suo cucciolino e abbia un contatto
diretto con l'acquirente, il quale, in caso di
necessità, sa a chi rivolgersi. E inoltre il
negoziante deve pure guadagnare qualcosa e quindi il
cucciolo lo deve pagare poco, troppo poco perché un
allevatore possa venderglielo.
E allora giusto giusto
capitano a fagiolo gli importatori dai paesi dell'
Est. Perciò chi compera un cucciolo in un negozio lo
paga allo stesso prezzo di un allevamento e rischia
di beccare male, ma non si può escludere che sia
fortunato e si porti a casa un ottimo piccolino.